giovedì 19 giugno 2014

UNA BELLISSIMA SERATA IN COMPAGNIA DEL "BRUTTO" FIRMATO MONTELVINI

Si chiama Il Brutto. È il nuovo Prosecco Asolo DOCG sui lieviti, o colfondo come viene comunemente indicato nel dialetto locale, che abbiamo di recente potuto conoscere grazie ad un evento di gran classe organizzato dalla casa vinicola Montelvini.


Era stato imbottigliato pochi giorni prima di Pasqua, come vuole la tradizione, con la bottiglia numero uno simbolicamente tappata da Davide Paolini, il Gastronauta di Radio 24, durante una cerimonia a Vinitaly. Ora, concluso il periodo di fermentazione, è pronto per il consumo.
Abbiamo avuto l'onore di stappare le prime bottiglie nel corso di una serata speciale al ristorante La Terrazza di Asolo, primo evento organizzato in una Tappa Montelvini, il nuovo circuito di locali selezionati e garantiti da Montelvini.


Un appuntamento reso molto piacevole grazie alla calorosa accoglienza della famiglia Serena, che ama condividere con la stampa e con il pubblico di wine lovers la passione che contraddistingue il loro lavoro. Tutto è stato scelto nei dettagli, a partire dalla location, l'elegante terrazza dell' Hotel Al Sole affacciata nel borgo storico di Asolo. All'imbrunire lasciarsi trasportare dalla vista magnifica accompagnati dalla musica live jazz di sottofondo sorseggiando il Prosecco Superiore Asolo DOCG di Montelvini è stata un'esperienza unica.

Il Brutto è un Prosecco Superiore Asolo DOCG, il cui disciplinare rispetta i rigidi dettami imposti dal Consorzio di Tutela, come le basse rese per ettaro, che lo hanno reso fiore all'occhiello tra tutte le denominazioni prosecco. “Qui viene proposto nella versione più tipica del nostro territorio – spiega Alberto Serena, vicepresidente Montelvini – quella che bevevano i nostri nonni, quando non esistevano le autoclavi e la fermentazione avveniva spontaneamente al risvegliarsi della primavera”. Un vino che rispetta il ciclo delle stagioni, che una volta imbottigliato non si può correggere come avviene con il Metodo Classico, che dopo la sboccatura viene completato con i dosaggi. Un vino sempre diverso di bottiglia in bottiglia, che continua ad evolvere nel corso dell'anno, regalando ogni volta un'emozione diversa.  “Il Brutto è un vino con un'anima – osserva Alberto Serena – non è facile, ma è schietto. Non esprime grandi note floreali e fruttate come gli charmat, ma porta in dote una grande complessità grazie ai lieviti che conferiscono mineralità al naso e morbidezza al gusto, nonostante l'assenza di zuccheri. E poi il torbido è sempre affascinante”.

La famiglia Serena con Elena De Checchi (Terrazza Al Sole)
Nota di merito anche allo chef della Terrazza al Sole in quanto la cena di ottimo livello si sposava degnamente con la selezione di bottiglie Montelvini...dagli antipasti alla torta finale, perfetta a vedersi e deliziosa al gusto.
Insomma..."Il Brutto" è stato protagonista di una serata a dir poco bellissima.

(foto cucinaallamoda)

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