Nel Quattrocento Venezia fu il primo centro italiano a produrre e a diffondere in tutta Europa i libri stampati mediante torchi a caratteri mobili, grazie all’intraprendenza di molti stampatori-editori – come Giovanni da Spira e Aldo Manuzio – e all’avvedutezza del Senato Veneto, che da subito intuì l’importanza (anche commerciale) di questo nuovo mezzo di diffusione delle idee. La Serenissima ebbe un ruolo importante anche nel formare un diverso modo di intendere la gastronomia mediante la pubblicazione di ricettari – alcuni celebri come quelli di Cristoforo Messisbugo, di Bartolomeo Scappi, del Platina e del Panunto – che fecero conoscere ai cuochi e agli amanti della buona tavola, le elaborate portate che venivano servite nei sontuosi banchetti di corte dei maggiori principi italiani: ricette insolite, fedeli al gusto del tempo, come il baccalà al butirro nero, il cappone in fracassea francese, le merlucce secche e la torta d’anguilla da Quaresima… ma anche consigli pratici sul come ordinare le stoviglie con garbo e perfezione o sul come trinciare la carne facendo giochi d’acrobazia per lasciare stupefatti i commensali.
Si tratta dell'ultima pubblicazione del giornalista e scrittore Flavio Birri. Food writer veneziano (della Terraferma) ha pubblicato Nel segno del baccalà, Cade a fagiolo e Sua Maestà il maiale. Si occupa di “Food Culture&Communications” collaborando con diverse riviste del settore enogastronomico e in particolare con il mensile “Gambero Rosso”.
All’attività pubblicistica ha affiancato quella di formatore: attualmente è docente a contratto presso l’università Ca’ Foscari Challenge School nel Master “Cultura del cibo e del vino”.
pagine: 144
prezzo: 13.00 Euro
Nessun commento:
Posta un commento