mercoledì 4 febbraio 2015

FILM LEONI: IL VENETO IN UN CIAK DAL 5 FEBBRAIO AL CINEMA

5 febbraio 2015, una data importante per il cinema Veneto: esce in tutte le sale il film Leoni nato dalle mani dello sceneggiatore vicentino Pietro Parolin


Vincitore di un bando promosso dalla Regione del Veneto per valorizzare i giovani talenti, Pietro Parolin esordisce come regista nel film prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia Production. Chi non si ricorda “Signore e Signori” di Pietro Germi? Sono passati 50 anni, il Veneto ha cambiato volto ma vizi e virtù sono immutati nel tempo. Brillante e ironica, Leoni è una commedia che farà parlare di sé.


Protagonista del film, Neri Marcorè, nel cast Piera Degli Esposti, Stefano Pesce e molti attori locali da Anna Dalton a Pierpaolo Spollon. Il film è stato girato interamente in Veneto: cuore pulsante del film il centro storico di Treviso con i suoi canali, i "Buranelli", dal sapore tipicamente veneziano, le sue antichissime mura e le sue case porticate, la famosa Piazza dei Signori e l’altrettanto caratteristica e centrale "Loggia dei Cavalieri", che richiamano i fasti medievali e rinascimentali di questa splendida cittadina. Scene del film sono state riprese a Susegana dove svetta l'antico castello nobiliare incorniciato tra le vigne , in Provincia di Padova, a Cà Marcello, un’antica villa veneta in  tipico stile Palladiano, situata a Piombino Dese,  ma anche nell’Altipiano del Cansiglio.

La prima è già sold out, vi aspettiamo al cinema!

Sinossi: la crisi è ormai assodata, anche in Veneto, dove si era abituati a veder le cose marciare in un unico modo, quello “giusto”. Ma ora sopravvivere è difficile. Gualtiero Cecchin non ha mai avuto problemi di soldi: fino a poco tempo fa era un vero figlio di papà, arrogante e viziato… ma simpatico. Ora che i soldi sono finiti come farà a tornare ai vecchi fasti? Con un’idea e una buona dose di incoscienza o con una nuova impresa, anche se in modo non del tutto convenzionale?
Gualtiero Cecchin decide di agire nel minor tempo possibile e senza porsi troppi problemi. La sorella Elisa, professoressa di matematica, e suo marito, il sovrintendente di polizia Alessio Leopardi, sono una coppia problematica: lei estranea alla realtà perché cresciuta in una campana di vetro, lui un insicuro cronico che mette la divisa davanti alle sue debolezze.  È una rivalità senza tregua quella tra Gualtiero e Alessio: si sfidano sui temi del quotidiano, su questioni di eredità e di condivisione di spazi comuni. Alessio cercherà di mettere in difficoltà Gualtiero in ogni modo, Elisa sarà ingiustamente coinvolta in uno scandalo semi serio a scuola e l’epilogo sarà imbarazzante… ma giusto.  
I personaggi di contorno sono quelli di un Veneto vivo e attuale: ognuno coinvolto in qualche modo in quelle “bassezze” umane che spesso, viste da fuori, possono far ridere, perché ci ricordano come le cose dovrebbero andare e come invece... non vanno. “Leoni” non è una commedia contro un sistema di vita o contro la società nordestina, e nemmeno una presa di posizione contro alcuni facili stereotipi, ma uno spaccato “universale” di un certo tipo di italianità, immersa nella tipicità e nel colore di una regione come il Veneto, che aggiunge valore al turbine di situazioni, gag e battute.  

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