A Tokyo il 20 ottobre 2016, la Camera di Commercio Italiana in Giappone racconta i nuovi trend del 2017 in una giornata dedicata al fashion, mettendo a confronto i gusti di giapponesi e italiani in ambito di moda. In occasione della Amazon Fashion Week Tokyo affronteranno il futuro del settore il noto stilista Umit Benan, la caporedattrice di Vogue Italia Sara Maino, insieme con Kaname Murakami, vice-direttore di WWD Japan, una delle testate di fashion più famose in Giappone e Akiko Shinoda, direttore degli affari internazionali della Japan Fashion week organization. La presenza dei giovani nelle scelte di stile sembra sempre più vincolante quando si parla di nuovi trend.
“Il nuovo trend è non seguire trend. Oggi possiamo imparare moltissimo dai giovani guardandoli per strada. In Giappone questo accade di già, è per questo che amo questo Paese, Un luogo dove gli stilisti prendono il rischio di osare, sia con lo stile sia col mix di fibre dei tessuti per soddisfare le esigenze dei giovani” Umit Benan, fashion Designer.
Un altro elemento importante che caratterizza diverse nuove collezioni presentate in Giappone sembra essere il mix di culture. Un fenomeno che sembra essere presente anche in Italia: “anche per quanto riguarda i nuovi talenti, l’andamento dei giovani stilisti giapponesi e italiani è sempre più focalizzato sul cultural clash ma non solo. I prossimi mesi saranno caratterizzati da molti novità che vedono i giovani come elemento fondamentale nella definizione dei nuovi trend, per fare un esempio lo storytelling“ Sara Maino, Senior Editor Vogue Italia.
Durante la conferenza sono stati analizzati anche le diverse prospettive e le peculiarità della Fashion Week in Italia e di quella in Giappone, quest’ultima al culmine del programma proprio in questi giorni.
“I nuovi trend che stiamo presentando alla Amazon fashion week Japan di quest’anno raccontano una moda sempre più focalizzata nello sportswear di lusso. Un approccio allo stile giapponese in previsione delle Olimpiadi del 2020 Akiko Shinoda, Director of international affairs, Japan Fashion week.
Il seminario è stato organizzato anche per fornire la fotografia di un mercato, quello giapponese, sempre più d’interesse per le aziende italiane che operano nel settore della moda, del lusso e non solo. Nonostante una lieve decrescita generale nelle vendite di abbigliamento registrata negli ultimi tre anni, il settore dei marchi di nicchia di alto livello continua ad avere ottime performances soprattutto per quanto riguarda la moda donna, casual uomo e accessori. Lo testimoniano anche i dati forniti dal Ministero delle Finanze giapponese sulle importazioni dei beni di consumo dall’Italia nel settore fashion. Il valore totale dei beni importati dall’Italia infatti è in netta crescita.
Nell’anno fiscale 2015 infatti i capi di abbigliamento, le borse e le scarpe provenienti dall’Italia hanno registrato un valore di importazione pari a 241.778.128.000 di Yen contro i 192.163.170.000 di Yen registrati nel 2012.
Anche in termini quantitativi sono diversi i settori hanno registrato un incremento. Per fare un esempio se nel 2010 il quantitativo di borse totale importate dall’Italia era di circa 1397 tonnellate, nel 2015 ha superato le 2358 tonnellate. Anche i dati sul settore calzaturiero italiano in Giappone sono rilevanti. Il Ministero delle Finanze infatti registra quasi 2572 tonnellate di prodotti importati nel 2015, superando i 35,56 miliardi di yen di valore.
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