mercoledì 27 novembre 2013

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DELL'ARTISTA TREVIGIANA OLIMPIA BIASI A PALAZZO FOSCOLO

Olimpia Biasi presenta a Palazzo Foscolo il libro “LAGAPANTODILUCHINO e altre storie vegetali nel giardino di Olimpia” e le sue opere - Venerdì 29 novembre alle ore 20:45 performance e presentazione del libro della nota pittrice trevigiana a Oderzo


Si terrà a Palazzo Foscolo la presentazione del libro “LAGAPANTODILUCHINO e altre storie vegetali nel giardino di Olimpia”, opera letteraria curata da Olimpia Biasi. Introduzione di Isabella Panfido.   Artista trevigiana nota internazionalmente - la pittrice è ospite alla Biennale di Venezia 2013 dopo una sua prima partecipazione nel 2011 - è apprezzata per le sue doti artistiche così come per il carattere, la fantasia, la grazia e la curiosità che pervadono non solo le sue tele, ma le molteplici attività in cui profonde il suo entusiasmo.

Nella campagna trevigiana, in un paese fortemente ancorato alle sue antiche radici, Olimpia ha trovato un anonimo e vecchio fabbricato affacciato su una terra spoglia. Ha ridato vita all'edificio riscoprendo sotto quei tristi intonaci, con un paziente restauro curato personalmente, l'antica dimora affrescata. La terra incolta e brutta tra la casa e i vigneti circostanti è ora un meraviglioso giardino animato dallo spirito, dalla creatività e dal suo amore.

A Palazzo Foscolo Olimpia, pittrice per vocazione e giardiniera per "induzione", racconterà le connessioni tra le sue opere artistiche e quelle vegetali, dove regole di composizione, forma e colori si mescolano in una simbiosi vitalistica che si nutre a vicenda e si evolve in contemporanea.
Ci racconterà, come in un viaggio nel tempo, nei “giardini letterari” ritrovati nelle opere di grandi scrittori,  l’imprescindibile rapporto  tra uomo e natura.
Presso il Palazzo, sarà possibile visitare le due installazioni dell’artista:  “Bosco di Teleri” e “Respiro del suo giardino”.
Nove teleri sospesi al centro della stanza che rappresentano un bosco con le sue luci, i suoi colori e le sue anime è la prima installazione. Nella seconda, 15 scatole racchiudono il respiro del giardino.

Opere scaturite dalla simbiosi con il giardino, con la natura, giorno dopo giorno, ora dopo ora, le linfe verdi e violetto delle euforbie hanno sbavato carte pallide. I semi bruniti del finocchio, delle aquilegie, delle digitali si sono insinuate sotto la tempera bianca. Foglie nomadi, tranci di steli, pollini e insetti si sono intrappolati nel vischio del colore.

Olimpia Biasi, trevigiana, si è formata a Venezia con i maestri dello Spazialismo, Bacci e Gaspari. Da sempre curiosa di sperimentazione, ha attraversato linguaggi e tecniche diverse, rimanendo però fedele ad una poetica naturalistica espressionista e narrativa, al margine tra figurazione e metafisica astrazione. Dal 1972 espone in personali e collettive in Italia e all’estero (Sudamerica, Stati Uniti, Giappone, Cina, ex Yugoslavia, Francia, Svizzera, Ungheria…). è presente in collezioni pubbliche e private. Ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia, Arsenale. E alla 55° Biennale (manifestazione collaterale). Attualmente lavora con materiali di riciclo, eseguendo installazioni che hanno come tema l’energia pulsante della natura e le sue implicazioni letterarie e poetiche.

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