Il Club Magnar Ben festeggia la 20° edizione della guida con 400 ristoranti, 200 vini e 26 campioni della ristorazione, del vino e del mondo del food, nel 2017 la svolta, la storica guida cambierà nome.
Si può considerare una edizione storica, l’ultima con questa denominazione, la 20° per la guida che promuove e ricerca la migliore ristorazione, i vini e i prodotti dell'Alpe Adria, la macroregione europea che si estende in 4 nazioni e 9 regioni a cavallo tra le Alpi, la pianura e l’alto Adriatico. Un territorio unico che sa emozionare in fatto di territorialità paesaggistica, culturale, turistica e enogastronomica. Il primo ad essere convinto di questo è Maurizio Potocnik editore e critico enogastronomico, che da vent’anni promuove e ricerca le eccellenze di questo territorio e che, per questa edizione, si avvale di un team giornalistico e di expertise di grande qualità. Sono orgoglioso, dice l’editore, quest’anno festeggiamo con una squadra che condivide la qualità, la storia e la ricerca in fatto di buona tavola globale, tra piatti, vini e prodotti che vanno sempre più valorizzati e promossi a livello internazionale. 6 i giornalisti coinvolti nelle 400 recensioni ristorative e la squadra di Wladimiro Gobbo e Club Magnar Ben per le 200 selezioni dei migliori vini.
La guida (670 pagine a colori) è distributa nelle librerie italiane e dell’Alpe Adria al prezzo di Copertina di € 23 o acquistabile al book-shop on line nel sito www.magnarben.it. La presentazione ufficiale dell’edizione è fissata il 28 gennaio a Conegliano alle ore 17,30 presso il Centro Commerciale Conè (partner ufficiale dell’edizione) con brindisi, il taglio di una torta gigante e grandi ospiti del mondo enogastronomico. La consegna degli Awards 2016 avverrà nel mese a fine maggio primi di giugno giugno durante la 4° edizione della manifestazione Best of Alpe Adria.
NOVITA’ e AWARDS BEST OF ALPE ADRIA 2016
E allora entriamo nel dettaglio di questa edizione storica con le novità e gli ultimi cambiamenti che vedono in primis 3 Awards dedicati ai prodotti “basici” della tavola”, con questi premi il Club vuole ancora una volta sottolineare l’importanza della qualità dei prodotti nelle nostre tavole: olio, aceto, sale. I 3 riconoscimenti vanno all’olio Mate Trasparenza Marina di Aleksandra Vekic di Zambrattia - Salvore (HR), l’aceto d’uva Sirk della Subida, prodotto nel Collio a Cormons da Josko Sirk (IT) e il sale di Piranske Soline – KPSS, prodotto nelle storiche saline di Sicciole a Portorose (Slo).
Ma ci sono ancora novità nella tavola basica, il nuovo Award dedicato al miglior cestino di pane al ristorante che quest’anno va a Tomaž Kavcic del ristorante Pri Lojzetu-Villa Zemono di Zemono (Slo), lo chef considerato il n° 1 in Slovenia ha convinto con un cestino di pasquale che ha emozionato e stupito per i ricordi e profumi della tradizione, delle panificazioni della memoria e sorpreso con una focaccia ottenuta con 2 anni di ricerche sulla panificazione. Non stupisce il premio Top del 2016 che va il friuli Venezia Giulia al miglior ristorante dell’anno dell’Alpe Adria: Agli Amici di Godia di Udine condotto dallo chef Emanuele Scarello e la sorella Michela, ritmo, tecnica, armonia e un gran ritorno alla valorizzazione dei prodotti “poveri” di terra e di mare, davvero una “gran cucina”. Ancora un premio importante va a Lorenzo Cogo del ristorante El Coq di Marano Vicentino che vince l’Award della miglior cucina creativa, uno stile giovane, pensato da un giovane e dedicato ai giovani gourmet, una forte capacità espressiva e comunicativa tra l’internazionalità e la territorialità e sorprese in bocca ad ogni portata. L’Award Miglior ristorante d’hotel quest’anno va a Venezia al ristorante Do Leoni dell’Hotel Londra Palace con la cucina condotta dallo chef friulano Loris Indri ed uno staff di sala motivato, professionale e compatto con il barman Marino Lucchetti (grandi cocktail) ed il maitre Samuel Baston. L’Award della miglior trattoria va in provincia di Venezia dove Nicolò Boschin, assieme alla moglie Lisa conducono L’Antica Trattoria Da Nicola di San Donà di Piave fondata nel lontano 1902, trattoria che perpetua il gusto della tradizione con continua ricerca all’eccellenza di prodotti con provenienza esclusiva di piccoli produttori. In provincia di Verona va l’Awards della miglior carta vini al ristorante Perbellini di Isola Rizza condotto da Paola Secchi, carta vini che stupisce per qualità, filosofia e ricchezza che si uniscono alla qualità di un ambiente e una cucina d’autore. Il miglior piatto dell’anno va a Conegliano in provincia di Treviso a Giorgio Ermanno Onagro del ristorante A Casa de Giorgio nel centro storico della città, una riconoscenza importante per un piatto che ha compiuto ben 57 anni e che in bocca non li fa sentire, una ricetta esclusiva che Giorgio mantiene ancora segreta: “le lumache alla Giorgio” mangiato un piatto ne vorresti subito mangiarne un altro. Ancora un premio importante dedicato alle sale dei ristoranti ed al lavoro del maitre, quasi misconosciuto di questi tempi, una figura che il Club Magnar Ben vuole rivalutare, il premio ritorna quest’anno in terra di Friuli Venezia Giulia a Spessa (GO), il maitre migliore del 2016 è Maurizio Dall’Osto del ristorante Tavernetta al Castello del Castello di Spessa, “nomen omen” infaticabile in sala, votato all’accoglienza e alla diffusione di valori territoriali e umani. Chiude la rassegna dei Restaurants Awards il premio alla carriera che va a Verona a Giorgio Gioco, conduttore assieme alla famiglia dello storico ristorante 12 Apostoli, una carriera brillante tra ristorazione e libri dedicati alla cucina veronese ed alla promozione instancabile della sua storica tradizione culinaria. Tra le novità del 2016 la Guida assegna anche il simbolo + oltre ai 5 piatti che segnalano in legenda “cucina d’autore” a 7 ristoranti considerati “ Cucina Fuoriclasse”.
Wine Awards 2016. Sono 14 tra i 200 vini recensiti, la selezione di “campioni del 2016” tra grandi e piccoli produttori di questa macroregione: si comincia con la provincia di Verona con 3 premi: il premio alla carriera che quest’anno va a Rinaldo Rinaldi dell’azienda Villa Rinaldi (VR), riconoscimento ad uno dei “pionieri” delle bollicine aristocratiche, quelle del metodo Classico, il premio al miglior vino rosso in purezza al Nero Fumo 2010 prodotto dall’azienda Sandro de Bruno (VR), il miglio vino rosso da uvaggio il Bosan Riserva 2006 Amarone della Valpolicella prodotto dall’azienda Gerardo Cesari (VR). Il miglior metodo classico dell’Alpe Adria quest’anno va in provincia di Brescia nel Franciacorta, il vino è l’ RNA dell’azienda Villa (BS) uno spumante frutto di sole annate eccellenti, ancora in Franciacorta il premio al miglior Rosè Metodo Classico al Rosè Brut di Ferghettina (BS), elegante, armonioso e ben vestito. A Valdobbiadene il riconoscimento del miglior spumante metodo italiano, il vino selezionato è il Vecchie Viti di Ruggeri (TV) un vino proveniente esclusivamente da vecchie viti di famiglia; il premio miglior effervescenza sui lieviti va ancora in provincia di Treviso nelle colline del Prosecco Docg, territorio che da sempre produce il rifermentato in bottiglia col fondo, il vino selezionato è il Radicale dell’ azienda Bellenda (TV), vino mantenuto a testa in giù e prodotto solamente in versione Magnum, ambiente nel quale l’effervescenza naturale si esprime al meglio. 3 i premi in Friuli Venezia Giulia, il premio al miglior vino naturale è nel Collio, al vino il Bianco Kaplja di Damjan Podversic, vignaiolo che riesce a dare eleganza a macerati e provenienti da coltivazioni condotte con amore per la terra e i loro frutti al naturale; ancora il Friuli Venezia Giulia il premio miglior vino autoctono all’ Ocelot 2013 dell’Azienda Scolaris (GO), un vitigno raro e unico ancora coltivato in piccolissimi appezzamenti di terra; un riconoscimento anche al miglior vino passito il Verdàc Glaciàt 2009 prodotto dall’azienda Eugenio Collavini (UD) con appassimento in fruttaia e successiva ghiacciatura a -18° C.
Due i premi in provincia di Trento: miglior vino rosè l’Assolto Teroldego 2013 dell’azienda Redondel (TN), una piccola realtà dichiarata e votata all’espressione pura del vitigno e il miglio vino Biologico a Vigna Caselle Gewurtztraminer 2012 prodotto dall’azienda Maso Cantanghel con 8 ettari a 500 mt slm. Due anche i premi in provincia di Bolzano, rispettivamente miglior bianco in purezza al vino Aurona Kerner Riserva 2012 prodotto dall’azienda Laiburg (BZ) e il miglior uvaggio bianco al vino Upapa Weiss 2013 prodotto dalla micro-azienda Weingut Abraham che conduce solamente 3 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 13.000 bottiglie.
Il mondo della ristorazione cresce e potrete vedere voi stessi come la media delle nostre valutazioni sia cresciuta ovunque, con la città di Venezia ai primi posti per le soste gourmet, la provincia di Vicenza sempre artefice di un trend in continua crescita nella cucina moderna, il territorio del Franciacorta che cresce in qualità con la crescita della produzione vinicola, il Trentino Alto Adige ambasciatore dello stretto legame con il suo territorio, il Friuli Venezia Giulia una regione sempre concreta e affidabile tra tradizione e ricerca, l’Austria, ancora un’ pò chiusa, ma ormai allineata ai gusti transfrontalieri tra l’Adriatico l’Alpe e i prodotti naturali, la Slovenia che conferma i passi da gigante fatti nell’ultimo decennio, l’Istria croata che affascina con la sua ruralità e i nuovi gusti sempre più conteporanei.
La Riflessione: la qualità migliora a 360° in tutto il comparto enogastronomico, i ristoratori stanno tornando a “ristorare”, quella mission un po’ persa o dimenticata qualche anno fa, i piccoli produttori dell’agroalimentare stanno emergendo sfidando la grande industria alimentare, i vignaioli sono sempre più caratteriali e legati alla mission originale del “terroir” nella sincera espressione dei vitigni. Tutti stanno lavorando in linea con il nuovo cambiamento all’insegna di “guardare avanti facendo un passo indietro”. Sono convinto che siamo sulla giusta strada, ma soprattutto con orgoglio posso confermare che questa macroregione riesce a tradurre al meglio la complessità storico-culturale-sociale in un’ ikebana di gusti ed emozioni e che in questa molteplice diversità trova proprio il suo punto di forza e la sua unicità. Il mio grazie va a tutta la redazione, all’accreditatissimo team giornalistico, alle aziende che ci sostengono, a tutti i ristoratori, vignaioli e produttori che fanno grande e unica questa meravigliosa macroregione.
Maurizio Potocnik - Presidente Associazione Culturale Club Magnar Ben
Team Club Magnar Ben Best of Alpe Adria 2016:
Maurizio Potocnik, Morello Pecchioli, Giuseppe Casagrande, Cristiana Sparvoli
Francesco Lazzarini, Furio Baldassi, Marina Tagliaferri, Wladimiro Gobbo
Carla Soligo, Tiziana Rinaldi, Dario Penco.
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