mercoledì 20 gennaio 2016

FRACCARO SPUMADORO IN CATTEDRA AL MASTER IN INTERNATIONAL MARKETING MANAGEMENT

Prende il via in questi giorni il progetto didattico rivolto agli studenti del Master in International Marketing Management dell’Università Cattolica di Milano. Paolo Pietrobon, CEO dell’azienda Fraccaro Spumadoro, salirà in cattedra per la prima lezione del progetto, sul tema dello sviluppo dei prodotti da forno nel mercato americano.


Un progetto didattico importante dedicato ai futuri manager quello messo in campo dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. A dare il via alle lezioni sarà l’azienda veneta Fraccaro Spumadoro, realtà che meglio rappresenta l’evoluzione da impresa a conduzione familiare a leader nel proprio settore di riferimento. Un percorso, rivolto ad un gruppo di studenti del Master in International Marketing Management, che vuole indagare con occhi nuovi il complesso legame tra imprese e territorio e l’importanza di attivare delle reti tra aziende per poter mettere in atto nuove strategie di marketing.
La lezione di apertura del progetto universitario sarà tenuta da Paolo Pietrobon, CEO dell’azienda Fraccaro, che in cattedra a Milano analizzerà in maniera approfondita le potenzialità offerte dal mercato americano per quanto riguarda i prodotti da forno.

Una case history di successo quella di Fraccaro, che dal 1932, anno della sua fondazione, si è specializzata nella produzione di specialità artigianali con lievito madre, diventando oggi un vero punto di riferimento per il settore dolciario. Un successo in continua ascesa che guarda con successo anche ai mercati esteri ed in particolare a quello statunitense. Ad oggi l’azienda esporta il 4% dell’intero fatturato nel mercato USA, con buone previsioni di crescita nel prossimo periodo, grazie agli investimenti che sono stati messi in campo per aumentare le potenzialità di questo mercato.

L’accurata selezione delle materie prime come il lievito madre, che garantisce una lievitazione lenta e naturale, rendendo i prodotti più soffici, leggeri e soprattutto unici e l’attenzione alle ricette della tradizione hanno permesso all’azienda Fraccaro di creare specialità dolciarie di altissima qualità come la Gondoeta, la Focaccia Veneziana e il Panettone Tre Presìdi - Eccellente e Solidale, simbolo del gusto e del territorio veneto.

www.fraccarospumadoro.it
www.shop.fraccarospumadoro.it

GRADITO L'ABITO ROSSO 2016: LA FISAR TORNA A VENEZIA CON I MIGLIORI VINI BIANCHI

“Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia, terre di grandi vini bianchi”, è una assodata e riconosciuta certezza nel mondo degli appassionati e dei consumatori di vini pregiati.
I numerosi “terroir”, fatti di suoli vocati, esposizioni e microclimi favorevoli, sono una fonte di emozionante seduzione, quando il consumatore scopre o riscopre l’eleganza e la personalità dei tanti vini da vitigni a bacca bianca di queste aree.


Chardonnay, Friulano, Malvasia istriana, Picolit, Pinela, Pinot bianco, Pinot grigio, Ramandolo, Ribolla gialla, Riesling, Sauvignon, Traminer aromatico, Verduzzo friulano, Vitovska, Zelen, insieme agli ormai più che “storici” assemblaggi bianchi, lasciano il segno e rivelano spesso un appeal elegante e unico, ricercato ed apprezzato tanto dall’esperto che dal comune consumatore.

Dopo il successo ottenuto dalle cinque edizioni precedenti, in cui le aziende hanno letteralmente incantato con i propri vini le oltre mille persone presenti, La F.I.S.A.R “Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori” di Venezia dedica un evento prestigioso ai grandi vini bianchi di qualità del Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia, e propone “Gradito l’Abito Rosso” che avrà luogo nel cuore della città, nelle sontuose sale del The Westin Europa & Regina Venice, domenica 21 febbraio 2016 dalle ore 11:00 alle 19:00 in cui le realtà vinicole presenti avranno l’opportunità di proporre i loro vini bianchi nella città che di più ne apprezza classe e finezza.

Ingresso 20 euro
Ingresso ridotto 15 euro per soci Fisar, Ais, Fis, Slow Food , ONAV e ONAF.

lunedì 18 gennaio 2016

"PERCHE' IL FUOCO HA SETE" ART & FOOD PER I 10 ANNI DEL RISTORANTE PERCHE' CON VALENTINA D’ANDREA

Domenica 24 gennaio, il ristorante Perché di Roncade (Treviso) apre le porte all’evento “Perché il fuoco ha sete”. Questo appuntamento, firmato dall’artista salentina Valentina D’Andrea, inaugura i festeggiamenti del decimo anno di attività di un locale che, nel suo concepì, nella sua cucina e nella sua architettura, è assolutamente lontano dai luoghi comuni.

Gli ospiti di Perché, il 24 gennaio, assisteranno alla performance coinvolgente di Valentina D’Andrea, dove il fuoco sarà protagonista: un fuoco creativo e visionario, condiviso dall’artista-pittore come dal cuoco, un fuoco che verrà affrescato a secco alle pareti del ristorante con terre colorate. Calore, forza, scintilla: il potere del fuoco prenderà forma e sostanza e “incendierà” i momenti dell’aperitivo, del pranzo e della cena  (11.30 – 14.30 e 18.00 – 21.00). Ogni sala avrà il “suo” fuoco, con la propria sete da soddisfare: “fuoco celeste”, “fuoco digitale”, “fuoco sensoriale”, “fuoco muscolare”, “sorsi di fuoco”.  Le opere realizzare saranno poi permanenti.

E mentre Valentina D’Andrea lascerà tracce fiammeggianti sulle pareti, gli chef del ristorante,  serviranno per domenica 24,  cibi “con il fuoco dentro”, caratterizzati dal colore rosso o pietanze piccanti, abbinate a vino rosso: un’esperienza dei sensi, che solleciterà anche riflessioni intorno al concetto di convivialità, al potere dello stare insieme, al piacere di incontrarsi.

Il mondo di Valentina D’Andrea, fatto di poesia, illustrazioni emozionali, parole magiche, si respirerà anche nella mostra, dedicata ai suoi lavori. Un piccolo corner-shop sarà allestito per chi desidererà portare via con sé un ricordo della giornata.
Con “Perché il fuoco ha sete”, il ristorante osa sperimentare un momento sovversivo, diventando luogo dove arte e cucina si contaminano, si toccano, interagiscono, ognuno con il suo linguaggio, e producono incanto e stupore negli ospiti. Perché si riconferma un contenitore di vita, di emozioni, di suggestioni.

La collaborazione tra Perché e Valentina D’Andrea è consolidata: la sua arte è già parte integrante degli ambienti e della comunicazione del ristorante, splendida casa colonica, la cui ristrutturazione, ultimata nel 2006, è stata curata dall’architetto Toti Semerano, che ha coniugato felicemente la tradizione rurale con le nuove tendenze dello stile.

Info: Francesco Salamon Ristorante Perché tel 0422 849015

IL SAN VALENTINO CON CESARI È “DI…VINO”

A San Valentino, tra Verona e il Garda, si potrà rivivere in prima persona la storia d’amore tra Giulietta e Romeo. Nel weekend dedicato agli innamorati, la cantina Gerardo Cesari di Cavaion Veronese (www.cesariverona.it), celebre in tutto il mondo per il suo Amarone, propone infatti un doppio appuntamento per chi vuole farsi avvolgere da un’atmosfera suggestiva all’insegna dell’enologia d’eccellenza ma anche di una realtà romantica come quella del Club di Giulietta.


Nel weekend di San Valentino, su prenotazione, c’è la cena in cantina a Cavaion Veronese (loc. Sorsei), dove le coppie potranno gustare un raffinato menu afrodisiaco abbinato ai vini firmati Gerardo Cesari, immersi in un’atmosfera unica: la barricaia, in cui invecchiano le botti di amarone, che per l’occasione sarà illuminata dalla luce soffusa delle candele, tra caldo legno e morbide coperte.
A Verona, dal 12 al 14 febbraio, presso l’archivio del Club di Giulietta (www.julietclub.com), si potranno inoltre degustare quattro vini di Cesari abbinati ad altrettante lettere dell’archivio del Club di Giulietta, l’associazione di volontarie che dedicano il loro tempo libero a dare consigli alle innamorate che da tutto il mondo scrivono alla protagonista del romanzo Shakespeariano, ora icona d’amore. Chi partecipa alla degustazione potrà poi mettersi alla prova rispondendo ad una delle lettere giunte al Club. Gli orari per le degustazioni (su prenotazione ) sono i seguenti: 10.30/12.00 /16.00/17.30.
E per i turisti che si addentrano tra le vie di Verona, alla ricerca dei luoghi simbolo del romanzo di Giulietta e Romeo, Cesari ha creato le mappe “Following Juliet”, che guideranno alla scoperta degli angoli che raccontano la storia d’amore dei due giovani protagonisti della penna di Shakespeare. Le mappe  saranno distribuite gratuitamente dal 12 al 14 febbraio grazie alla collaborazione di Ristoranti Partner di Verona.

Per informazioni su costi e modalità di partecipazione: Gerardo Cesari Spa - Tel +390456260928 - hospitality@cesariverona.it

domenica 17 gennaio 2016

IL CLUB MAGNAR BEN FESTEGGIA LA 20° EDIZIONE DELLA GUIDA BEST OF ALPE ADRIA

Il Club Magnar Ben festeggia la 20° edizione della guida con 400 ristoranti, 200 vini e 26 campioni della ristorazione, del vino e del mondo del food, nel 2017 la svolta, la storica guida cambierà nome.

Si può considerare una edizione storica, l’ultima con questa denominazione, la 20° per la guida che promuove e ricerca la migliore ristorazione, i vini e i prodotti dell'Alpe Adria, la macroregione europea che si estende in 4 nazioni e 9 regioni a cavallo tra le Alpi, la pianura e l’alto Adriatico. Un territorio unico che sa emozionare in fatto di territorialità paesaggistica, culturale, turistica e enogastronomica. Il primo ad essere convinto di questo è Maurizio Potocnik editore e critico enogastronomico, che da vent’anni promuove e ricerca le eccellenze di questo territorio e che, per questa edizione, si avvale di un team giornalistico e di expertise di grande qualità. Sono orgoglioso, dice l’editore, quest’anno festeggiamo con una squadra che condivide la qualità, la storia e la ricerca in fatto di buona tavola globale, tra piatti, vini e prodotti che vanno sempre più valorizzati e promossi a livello internazionale. 6 i giornalisti coinvolti nelle 400 recensioni ristorative e la squadra di Wladimiro Gobbo e Club Magnar Ben per le 200 selezioni dei migliori vini.

La guida (670 pagine a colori) è distributa nelle librerie italiane e dell’Alpe Adria al prezzo di Copertina di € 23 o acquistabile al book-shop on line nel sito www.magnarben.it. La presentazione ufficiale dell’edizione è fissata il 28 gennaio a Conegliano alle ore 17,30 presso il Centro Commerciale Conè (partner ufficiale dell’edizione) con brindisi, il taglio di una torta gigante e grandi ospiti del mondo enogastronomico. La consegna degli Awards 2016 avverrà nel mese a fine maggio primi di giugno giugno durante la 4° edizione della manifestazione Best of Alpe Adria.

NOVITA’ e AWARDS BEST OF ALPE ADRIA 2016

E allora entriamo nel dettaglio di questa edizione storica con le novità e gli ultimi cambiamenti che vedono in primis 3 Awards dedicati ai prodotti “basici” della tavola”, con questi premi il Club vuole ancora una volta sottolineare l’importanza della qualità dei prodotti nelle nostre tavole: olio, aceto, sale. I 3 riconoscimenti vanno all’olio Mate Trasparenza Marina di Aleksandra Vekic di Zambrattia - Salvore (HR), l’aceto d’uva Sirk della Subida, prodotto nel Collio a Cormons da Josko Sirk (IT) e il sale di Piranske Soline – KPSS, prodotto nelle storiche saline di Sicciole a Portorose (Slo).

Ma ci sono ancora novità nella tavola basica, il nuovo Award dedicato al miglior cestino di pane al ristorante che quest’anno va a Tomaž Kavcic del ristorante Pri Lojzetu-Villa Zemono di Zemono (Slo), lo chef considerato il n° 1 in Slovenia ha convinto con un cestino di pasquale che ha emozionato e stupito per i ricordi e profumi della tradizione, delle panificazioni della memoria e sorpreso con una focaccia ottenuta con 2 anni di ricerche sulla panificazione. Non stupisce il premio Top del 2016 che va il friuli Venezia Giulia al miglior ristorante dell’anno dell’Alpe Adria: Agli Amici di Godia di Udine condotto dallo chef Emanuele Scarello e la sorella Michela, ritmo, tecnica, armonia e un gran ritorno alla valorizzazione dei prodotti “poveri” di terra e di mare, davvero una “gran cucina”. Ancora un premio importante va a Lorenzo Cogo del ristorante El Coq di Marano Vicentino che vince l’Award della miglior cucina creativa, uno stile giovane, pensato da un giovane e dedicato ai giovani gourmet, una forte capacità espressiva e comunicativa tra l’internazionalità e la territorialità e sorprese in bocca ad ogni portata. L’Award Miglior ristorante d’hotel quest’anno va a Venezia al ristorante Do Leoni dell’Hotel Londra Palace con la cucina condotta dallo chef friulano Loris Indri ed uno staff di sala motivato, professionale e compatto con il barman Marino Lucchetti (grandi cocktail) ed il maitre Samuel Baston. L’Award della miglior trattoria va in provincia di Venezia dove Nicolò Boschin, assieme alla moglie Lisa conducono L’Antica Trattoria Da Nicola di San Donà di Piave fondata nel lontano 1902, trattoria che perpetua il gusto della tradizione con continua ricerca all’eccellenza di prodotti con provenienza esclusiva di piccoli produttori. In provincia di Verona va l’Awards della miglior carta vini al ristorante Perbellini di Isola Rizza condotto da Paola Secchi, carta vini che stupisce per qualità, filosofia e ricchezza che si uniscono alla qualità di un ambiente e una cucina d’autore. Il miglior piatto dell’anno va a Conegliano in provincia di Treviso a Giorgio Ermanno Onagro del ristorante A Casa de Giorgio nel centro storico della città, una riconoscenza importante per un piatto che ha compiuto ben 57 anni e che in bocca non li fa sentire, una ricetta esclusiva che Giorgio mantiene ancora segreta: “le lumache alla Giorgio” mangiato un piatto ne vorresti subito mangiarne un altro. Ancora un premio importante dedicato alle sale dei ristoranti ed al lavoro del maitre, quasi misconosciuto di questi tempi, una figura che il Club Magnar Ben vuole rivalutare, il premio ritorna quest’anno in terra di Friuli Venezia Giulia a Spessa (GO), il maitre migliore del 2016 è Maurizio Dall’Osto del ristorante Tavernetta al Castello del Castello di Spessa, “nomen omen” infaticabile in sala, votato all’accoglienza e alla diffusione di valori territoriali e umani. Chiude la rassegna dei Restaurants Awards il premio alla carriera che va a Verona a Giorgio Gioco, conduttore assieme alla famiglia dello storico ristorante 12 Apostoli, una carriera brillante tra ristorazione e libri dedicati alla cucina veronese ed alla promozione instancabile della sua storica tradizione culinaria. Tra le novità del 2016 la Guida assegna anche il simbolo + oltre ai 5 piatti che segnalano in legenda “cucina d’autore” a 7 ristoranti considerati “ Cucina Fuoriclasse”.

Wine Awards 2016. Sono 14 tra i 200 vini recensiti, la selezione di “campioni del 2016” tra grandi e piccoli produttori di questa macroregione: si comincia con la provincia di Verona con 3 premi: il premio alla carriera che quest’anno va a Rinaldo Rinaldi dell’azienda Villa Rinaldi (VR), riconoscimento ad uno dei “pionieri” delle bollicine aristocratiche, quelle del metodo Classico, il premio al miglior vino rosso in purezza al Nero Fumo 2010 prodotto dall’azienda Sandro de Bruno (VR), il miglio vino rosso da uvaggio il Bosan Riserva 2006 Amarone della Valpolicella prodotto dall’azienda Gerardo Cesari (VR). Il miglior metodo classico dell’Alpe Adria quest’anno va in provincia di Brescia nel Franciacorta, il vino è l’ RNA dell’azienda Villa (BS) uno spumante frutto di sole annate eccellenti, ancora in Franciacorta il premio al miglior Rosè Metodo Classico al Rosè Brut di Ferghettina (BS), elegante, armonioso e ben vestito.  A Valdobbiadene il riconoscimento del miglior spumante metodo italiano, il vino selezionato è il Vecchie Viti di Ruggeri (TV) un vino proveniente esclusivamente da vecchie viti di famiglia; il premio miglior effervescenza sui lieviti va ancora in provincia di Treviso nelle colline del Prosecco Docg, territorio che da sempre produce il rifermentato in bottiglia col fondo, il vino selezionato è il Radicale dell’ azienda Bellenda (TV), vino mantenuto a testa in giù e prodotto solamente in versione Magnum, ambiente nel quale l’effervescenza naturale si esprime al meglio. 3 i premi in Friuli Venezia Giulia, il premio al miglior vino naturale è nel Collio, al vino il Bianco Kaplja di Damjan Podversic, vignaiolo che riesce a dare eleganza a macerati e provenienti da coltivazioni condotte con amore per la terra e i loro frutti al naturale; ancora il Friuli Venezia Giulia il premio miglior vino autoctono all’ Ocelot 2013 dell’Azienda Scolaris (GO), un vitigno raro e unico ancora coltivato in piccolissimi appezzamenti di terra; un riconoscimento anche al miglior vino passito il Verdàc Glaciàt 2009 prodotto dall’azienda  Eugenio Collavini (UD) con appassimento in fruttaia e successiva ghiacciatura a -18° C.

Due i premi in provincia di Trento: miglior vino rosè l’Assolto Teroldego 2013 dell’azienda Redondel (TN), una piccola realtà dichiarata e votata all’espressione pura del vitigno e il miglio vino Biologico a Vigna Caselle Gewurtztraminer 2012 prodotto dall’azienda Maso Cantanghel con 8 ettari a 500 mt slm. Due anche i premi in provincia di Bolzano, rispettivamente miglior bianco in purezza al vino Aurona Kerner Riserva 2012 prodotto dall’azienda Laiburg (BZ) e il miglior uvaggio bianco al vino Upapa Weiss 2013 prodotto dalla micro-azienda Weingut Abraham che conduce solamente 3 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 13.000 bottiglie.

Il mondo della ristorazione cresce e potrete vedere voi stessi come la media delle nostre valutazioni sia cresciuta ovunque, con la città di Venezia ai primi posti per le soste gourmet, la provincia di Vicenza sempre artefice di un trend in continua crescita nella cucina moderna, il territorio del Franciacorta che cresce in qualità con la crescita della produzione vinicola, il Trentino Alto Adige ambasciatore dello stretto legame con il suo territorio, il Friuli Venezia Giulia una regione sempre concreta e affidabile tra tradizione e ricerca, l’Austria, ancora un’ pò chiusa, ma ormai allineata ai gusti transfrontalieri tra l’Adriatico l’Alpe e i prodotti naturali, la Slovenia che conferma i passi da gigante fatti nell’ultimo decennio, l’Istria croata che affascina con la sua ruralità e i nuovi gusti sempre più conteporanei.

La Riflessione: la qualità migliora a 360° in tutto il comparto enogastronomico, i ristoratori stanno tornando a “ristorare”, quella mission un po’ persa o dimenticata qualche anno fa, i piccoli produttori dell’agroalimentare stanno emergendo sfidando la grande industria alimentare, i vignaioli sono sempre più caratteriali e legati alla mission originale del “terroir” nella sincera espressione dei vitigni. Tutti stanno lavorando in linea con il nuovo cambiamento all’insegna di “guardare avanti facendo un passo indietro”. Sono convinto che siamo sulla giusta strada, ma soprattutto con orgoglio posso confermare che questa macroregione riesce a tradurre al meglio la complessità storico-culturale-sociale in un’ ikebana di gusti ed emozioni e che in questa molteplice diversità trova proprio il suo punto di forza e la sua unicità. Il mio grazie va a tutta la redazione, all’accreditatissimo team giornalistico, alle aziende che ci sostengono, a tutti i ristoratori, vignaioli e produttori che fanno grande e unica questa meravigliosa macroregione.


Maurizio Potocnik - Presidente Associazione Culturale Club Magnar Ben

Team Club Magnar Ben Best of Alpe Adria 2016:

Maurizio Potocnik, Morello Pecchioli, Giuseppe Casagrande, Cristiana Sparvoli

Francesco Lazzarini, Furio Baldassi, Marina Tagliaferri, Wladimiro Gobbo

Carla Soligo, Tiziana Rinaldi, Dario Penco.